E-Commerce | | Matteo De Carlo
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (AI) è diventata un tema di grande interesse, specialmente con l'avvento di modelli di linguaggio come ChatGPT. Ma ridurre l'AI a semplici chiacchiere è un errore. In realtà, l'AI è un mondo vasto e complesso che, se ben utilizzato, può trasformare settori come l'e-commerce in modo profondo. Strumenti come il Microsoft Semantic Kernel e il Microsoft Memory Kernel, di cui parleremo oggi, ne sono un perfetto esempio. Questi tool, se ben orchestrati, permettono di usare i tuoi dati in modo più articolato, andando ben oltre la semplice conversazione.
Sfatiamo il mito di ChatGPT (anche se alla fine rimane sempre un po' il mito di tutti)
ChatGPT è fantastico per fare due chiacchiere e ottenere risposte rapide. Ma limitare l’AI a questo è come dire che una Ferrari è solo una macchina per fare la spesa. L’AI è molto più di una chat: è in grado di analizzare, comprendere e manipolare dati complessi per migliorare operazioni aziendali, strategie di marketing e personalizzare l'esperienza dei clienti in tempo reale.
Mission (im)Possible: spiegare il Semantic Kernel ai non addetti ai lavori
Il Microsoft Semantic Kernel è uno strumento avanzato che non solo comprende il linguaggio naturale, ma lo trasforma in informazioni utili e azionabili. Ma vediamo nel dettaglio alcune delle sue potenzialità:
- Comprensione del Contesto: Grazie a modelli come BERT e GPT, il Semantic Kernel non si limita a comprendere le parole, ma coglie il significato e il contesto delle conversazioni o dei testi. È come avere un assistente che capisce davvero cosa intendi, non solo quello che dici.
- Ricerca Semantica: Migliora la capacità di ricerca all'interno dei vostri sistemi, consentendo di trovare informazioni basate sul significato delle parole, non solo sulle parole chiave. Immagina di cercare un prodotto nel tuo e-commerce e ottenere risultati rilevanti anche se non usi i termini esatti (e questo è solo il più piccolo plus per la ricerca in un catalogo e-commerce).
- Personalizzazione: Analizzando i dati degli utenti, può offrire raccomandazioni personalizzate, migliorando l’esperienza del cliente e aumentando le vendite.
Missione compiuta? Non saprei, ma intanto andiamo avanti.
Helen Keller diceva: "Da soli possiamo fare così poco; insieme possiamo fare così tanto."
Ed ecco che, a completare il tutto arriva il Memory Kernel.
Il Microsoft Memory Kernel: un super cervello per la gestione delle informazioni
Il Microsoft Memory Kernel è come un super cervello che non dimentica mai nulla e sa gestire le informazioni in modo intelligente:
- Gestione degli Stati: Tiene traccia delle interazioni passate, permettendo ai chatbot di ricordare le conversazioni precedenti e offrire risposte contestuali. Mai più “scusa, non ricordo”.
- Dipendenze Temporali: Capisce le tendenze nel tempo, analizzando i dati per prevedere comportamenti futuri. Utile per capire cosa i tuoi clienti vorranno domani.
- Efficienza e Scalabilità: Gestisce grandi volumi di dati senza problemi, ottimizzando l'uso delle risorse computazionali. Ideale per le applicazioni più complesse.
La coppia più bella del mondo? Si, ma serve saper farli andare d’accordo
Come Totti e Batistuta nei primi anni 2000, quando il Microsoft Semantic Kernel e il Microsoft Memory Kernel giocano insieme, le possibilità sono infinite:
- Analisi dei dati per il marketing in tempo reale: Immagina di avere un assistente che analizza i dati dei tuoi clienti in tempo reale, permettendo di adattare le tue campagne pubblicitarie al volo e sfruttare al massimo i trend emergenti.
- Chatbot avanzati: Un chatbot che non solo risponde alle domande, ma lo fa con precisione, basandosi su dati reali e aggiornati in tempo reale. Può ricordare le conversazioni passate e offrire un servizio personalizzato, migliorando l'esperienza del cliente e aumentando la fidelizzazione.
- Automazione intelligente: Utilizzando API e integrazioni con altre piattaforme, questi strumenti possono automatizzare processi complessi, come la gestione dell'inventario o il supporto clienti, riducendo i costi operativi e migliorando l'efficienza.
Bene, abbiamo visto cosa possono fare, ma come si fa?
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Integrare un modello di linguaggio AI nel tuo codice può sembrare semplice: una chiamata REST, e via. Ma la realtà è molto più complessa. La gestione delle API e delle richieste è solo l'inizio. Il Semantic Kernel funge da sistema operativo per le API LLM, orchestrando le richieste e gestendo il contesto, le memorie e le connessioni ad altri servizi.
Questo strumento è progettato per gestire gli input naturali e restituire output strutturati, mantenendo il modello focalizzato sugli obiettivi definiti. Questo è fondamentale per evitare output casuali e garantire che le risposte siano sempre rilevanti e utili.
Vettori e memoria semantica
Un elemento chiave del Semantic Kernel è la gestione delle memorie. La memoria semantica utilizza vettori di embedding per rappresentare il significato dei testi. Questi vettori permettono al modello di mantenere il contesto e la coerenza delle risposte. È un po’ come un motore di ricerca che non restituisce solo una corrispondenza esatta, ma una lista di risultati pertinenti basati sul significato.
Database vettoriali e Qdrant
Per gestire questi vettori, utilizziamo database vettoriali come Qdrant, che permettono un rapido recupero delle informazioni. Ad esempio, un’applicazione di qualsiasi tipo potrebbe utilizzare un database di embedding di articoli e note per garantire che le risposte siano sempre precise e contestualizzate.
Troppo complicato? Facciamo un esempio:
E-commerce di vini: combiniamo i dati del catalogo con articoli tecnici, guide sui vini, manuali di esperti famosi, etc… ed otterremo un motore di ricerca che somiglia più ad un sommelier (molto preparato) che gira con te in negozio, spiegandoti le caratteristiche dei vini, consigliandoti quelli più adatti alla tua serata, ai tuoi gusti e perché no, alle tue tasche. E magari se gli stai simpatico ti dà anche un codice sconto. Il tutto in modo conversazionale, senza dover selezionare mille filtri, spesso a caso.
Esempi di questo tipo se ne potrebbero fare anche in altri settori, ad esempio nel mondo immobiliare, nell’abbigliamento, per le grandi catene della GDO.
Spoiler! Proprio questo è il pezzo forte su cui stiamo lavorando: motori di ricerca intelligenti
I connettori del Semantic Kernel permettono di integrare le API esistenti con i modelli LLM, creando motori di ricerca intelligenti e rapidi. Ad esempio, utilizzando Microsoft Graph, è possibile inviare output di richieste via email o costruire descrizioni di relazioni aziendali. Ancora di più, la loro combinazione rende possibile la realizzazione di motori di ricerca per e-commerce con potenzialità enormi ed un sicuro “effetto wow”! Questi motori di ricerca possono rivoluzionare la personalizzazione dell’esperienza utente e l’automazione del marketing, offrendo soluzioni su misura per ogni cliente.
Quindi, tornando a noi (voi) comuni mortali
L’intelligenza artificiale non è solo chat. Strumenti come il Microsoft Semantic Kernel e il Microsoft Memory Kernel dimostrano che, se usati correttamente, possono trasformare il tuo e-commerce, migliorando l’esperienza del cliente e ottimizzando le operazioni aziendali.
Con un po’ di strategia (e in questo noi siamo bravini…) e questi potenti strumenti tecnologici, puoi sfruttare al massimo l’AI e dare una marcia in più al tuo business.
Curioso? Contattaci.
Ah dimenticavo, Arkomedia è una delle poche agenzie che può vantare competenze tecniche di sviluppo a questo livello, scriviamo codice da oltre 20 anni su piattaforma Microsoft, siamo Microsoft Partner, partecipiamo attivamente ad eventi e facciamo sentire la nostra voce anche all’interno di community di settore. Studiamo, applichiamo e realizziamo progetti su misura per i nostri clienti, diamo vita a software in cloud e applicativi di ogni tipo.