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AI Overview e AI Mode: la nuova Search di Google riscrive le regole del posizionamento

Due nuove funzionalità, un nuovo paradigma

Con AI Overview e AI Mode, Google ridefinisce l’esperienza di ricerca: l’utente non naviga più per trovare risposte, ma le riceve direttamente. Sintetiche, articolate, generative. Direttamente all’interno della SERP.

Un’evoluzione tecnologica imponente, ma anche un terreno scivoloso: tra vantaggi d’uso e impatti critici, stiamo entrando in un territorio inedito che chi si occupa di contenuti, SEO e comunicazione non può ignorare.

AI Overview: già attiva in Italia, già al centro del dibattito

Disponibile in Italia da marzo 2025, la AI Overview genera sintesi testuali direttamente in cima ai risultati di ricerca, rielaborando informazioni da più fonti. L’obiettivo dichiarato da Google è semplificare la consultazione, soprattutto per query complesse.

La sintesi soddisfa l’utente? Forse. Ma di fatto sostituisce l’interazione diretta con la fonte. L’effetto collaterale è rilevante: chi produce contenuti perde visibilità, autonomia e controllo sulla propria voce

Non solo: l’AI Overview può attingere da forum, thread o commenti non verificati, e — come dimostrato da casi recenti — può essere soggetta a “allucinazioni” informative. Senza contare i dubbi sull’origine delle fonti e sull’impatto in termini di copyright e privacy. E questo apre una riflessione importante su affidabilità, verifica, visibilità e diritti.

Tutto questo significa che anche un contenuto ben posizionato può essere scavalcato da una sintesi AI, con un impatto diretto sul traffico organico.

👉 Un dato rilevante: il CTR degli articoli in prima posizione è diminuito del 34,5% da quando questa funzionalità è stata introdotta.

AI Mode: la ricerca diventa conversazione

L’AI Mode è in fase di rollout negli Stati Uniti e rappresenta il secondo pilastro della nuova Search. Una vera e propria modalità conversazionale, in cui l’utente può porre domande complesse, ricevere risposte dettagliate, fare follow-up e ottenere anche grafici o tabelle.

Tutto questo, ovviamente, senza mai uscire da Google.

👉 L’AI Mode nasce per contrastare il successo di ChatGPT, offrendo un’alternativa direttamente integrata nella Search.

AI Overview vs AI Mode: le differenze in sintesi

  • Tipo di interazione

    • AI Overview: fornisce una risposta sintetica e statica a una singola domanda.

    • AI Mode: consente un dialogo dinamico e contestuale, con possibilità di follow-up.

  • Tipo di query supportate

    • AI Overview: pensata per domande semplici, informative, basate su fatti.

    • AI Mode: adatta a domande complesse, aperte o multilivello, che richiedono ragionamento.

  • Fonti e modalità di generazione

    • AI Overview: sintetizza contenuti presi dal web, a volte con link visibili.

    • AI Mode: genera risposte originali usando modelli linguistici avanzati.

  • Contesto e personalizzazione

    • AI Overview: neutra, generalista, poco adattiva.

    • AI Mode: può utilizzare dati contestuali (come posizione, cronologia, device) per personalizzare le risposte.

  • Obiettivo principale

    • AI Overview: fornire una risposta rapida e sintetica in cima alla SERP.

    • AI Mode: offrire un'esperienza conversazionale paragonabile a ChatGPT, ma dentro Google.

  • Disponibilità attuale

    • AI Overview: già disponibile in Italia.

    • AI Mode: in fase di test negli Stati Uniti, non ancora rilasciata a livello globale.

SEO e AI: cosa cambia davvero

Con l’arrivo di queste funzionalità, la Search non si limita più a restituire link: diventa un’interfaccia generativa e conversazionale.

Per i siti web, questo comporta un nuovo tipo di competizione: non solo con altri siti, ma anche con la risposta dell’AI stessa.

Non siamo più in un ecosistema in cui posizionarsi è sufficiente. I contenuti devono:

  • essere leggibili e sintetizzabili da un modello linguistico

  • contenere informazioni strutturate, affidabili, facilmente citabili

  • offrire valore chiaro, distintivo e verificabile

Ma non solo. Serve una strategia capace di:

  • rafforzare il riconoscimento del brand al di fuori della Search

  • aumentare il traffico diretto, la community e la memorabilità

  • presidiare altri canali dove il contenuto non viene filtrato da un'AI


In conclusione

Le nuove funzionalità AI di Google aprono scenari promettenti — ma anche complessi. Per i brand e i content creator, la sfida non è solo comparire nella nuova Search, ma farlo in modo consapevole e sostenibile.

Da Arkomedia, ci impegniamo a decifrare queste trasformazioni con uno sguardo tecnico, strategico e critico. Per aiutare i nostri clienti a restare visibili, rilevanti e, soprattutto, riconoscibili.

Vuoi approfondire come prepararti a questo cambiamento? Contattaci, siamo qui per parlarne.

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